Sono la serie di opere di pittura su tela che fanno parte della mia ricerca sulla percezione del tempo come dimensione consequenziale e in stretto rapporto alla dimensione dello spazio. Come i miei lavori hanno soltanto la dimensione dello “spazio”, in quanto “contemporanei", ho sentito bisogno di distruggerli parzialmente, o meglio, simulare una premeditata “distruzione”, creando delle “lacune-mancanza”, per poi reintegrarle attraverso il procedimento di restauro pittorico.
EQUIVOCO1991 120x160cm pittura con acrilici e serigrafica su tela con integrazione delle lacune-mancanza
EQUIVOCO
1991 120x160cm pittura con acrilici e serigrafica su tela con integrazione delle lacune-mancanza
OVAJAIAIA..Entendez-vous/Je vous dis quelque chose1992 100x140cm acrilici e serigrafica su tela con inserimento di restauro (Collezione privata)
OVAJAIAIA..Entendez-vous/Je vous dis quelque chose
1992 100x140cm acrilici e serigrafica su tela con inserimento di restauro (Collezione privata)
POLIFONIC1991 160x120cm acrilici e serigrafica su tela con inserimento di restauro (Collezione privata)
POLIFONIC
1991 160x120cm acrilici e serigrafica su tela con inserimento di restauro (Collezione privata)
CUCCUA'1995 200x53cm pittura e serigrafica su tela con lacuna-mancanza
CUCCUA'
1995 200x53cm pittura e serigrafica su tela con lacuna-mancanza
CO'1993 100x120cm pittura e serigrafica su tela con inserimento di restauro
CO'
1993 100x120cm pittura e serigrafica su tela con inserimento di restauro
Meraviglioso seme - IBIDEM1992 100x120cm acrilici e serigrafica su tela con inserimento di restauro (Collezione privata)
Meraviglioso seme - IBIDEM
1992 100x120cm acrilici e serigrafica su tela con inserimento di restauro (Collezione privata)
GEOGRAFIC1991 50x50x7,5cm pittura e serigrafica su tela con integrazione di lacuna-mancanza e plexiglas
GEOGRAFIC
1991 50x50x7,5cm pittura e serigrafica su tela con integrazione di lacuna-mancanza e plexiglas
Queste opere sono nate dalla mia passione per il restauro e dopo la lettura della teoria del restauro di Cesare Brandi, per il quale il tempo è l’autentico sono i principi basilari per dare continuità alla vita dell’opera d’arte, attraverso un’integrazione neutrale e rispettosa; separando in modo riconoscibile le parti integrate delle parti originali, il “tempo vitale” dell’opera d’arte viene continuato attraverso il “tempo neutrale”. Con particolare cura nella realizzazione del recupero, questo aspetto tecnico mi è stato facilitato dal fatto che avevo seguito in precedenza dei corsi professionali di restauro di pittura. Reintegrando le “parti mancante”, dando continuità all’immagine attraverso un’azione controllata, la mia opera acquisisce il valore del tempo. Questo desiderio è scaturito anche come reazione di “rifiuto” del lavoro neofigurativo sulla tela, dal sentimento di soffocamento o pure dall’incapacità di completare quello che avrei voluto esprimere attraverso la figurazione, e quindi scegliere il non figurativo. Il tempo stesso della lavorazione di un’opera è lungo, come per partecipare al suo percorso di vita.
Inizialmente, nel bozzetto disegnato individuavo nella superficie della tela le lacune mancanza e incollavo il giornale con il vinavil; preparavo i disegni sulle tele serigrafiche che incidevo e stampavo a mano, come se fossero dei “pennelli”, cambiando continuamente il colore. La pittura serigrafica al diluente, a strati, smuoveva la colla e il giornale che alla fine del lavoro si staccava in modo naturale. Una volta creata la lacuna - mancanza, la reintegravo con gesso di Bologna e colla di coniglio, e poi realizzavo il tratteggio utilizzando i lucidi che riprendevano l’immagine iniziale. Il risultato visivo era la “messa a fuoco”.
Ogni dipinto della serie riguardava un certo momento del percorso di reintegrazione delle lacune-mancanza, ogni volta diverso, che diventava il leitmotiv della scelta estetica.