LUMINITA TARANU

Metamorfosi - Percorsi       Museo MAGI'900 
-Museo delle Eccellenze Italiane del 900 Giulio Bargellini, Pieve di Cento (Bologna)  2002

Mostra personale

Catalogo della mostra

I testi nel catalogo dei critici di arte moderna e contemporanea:  Giorgio Di Genova, Barbara Martusciello, Arnaldo Romani Brizzi e Federica di Castro.
Allestimento mostra e catalogo Arch. Pietro Bagli Pennacchiotti

 

Le opere, allestite nello spazio dedicato all'arte contemporanea:  

 

Installazione a muro "Il corpo umano" cui Il concetto compositivo si basa sul rapporto postclassico tra il corpo umano  dal punto di vista anatomico, e il corpo umano opera d’arte” quale rappresentazione dell’epurazione armonica ed estetica del corpo umano anatomico. Composta da 13 pezzi accomunati e autonomi nello stesso momento, ogni dipinto contiene una parte del corpo, tutti insieme formando il “corpo umano”. Il tronco del corpo maschile, ispirato al "Doriforo" di Policleto, il tronco femminile, ispirato da Venere di Milo hanno un ruolo centrale. Poi le braccia, le gambe, le mani, gli elementi del viso come gli occhi, ispirati agli occhi del Davide di Michelangelo, il naso, la bocca e le orecchie (che si trovano nella collezione del Museo delle Generazioni Italiane del '900 Giulio Bargellini, MAGI ‘900). Luminița Țăranu è affascinata dalla scultura classica greca e dalle bellissime copie romane della scultura ellenistica, dell’importanza dell’armonia, dell’equilibrio, la perfezione, la vitalità e l‘espressività del ritratto romano e della scultura e pittura Rinascimentale che mettono al centro del mondo il corpo umano come contenitore del quantum filosofico e scientifico.

 

Le SUPERSLIDES, opere sulla percezione del "tempo" come memoria soggettiva. Parte delle serie dei megaoggetti, l’operazione è quella di ingrandimento del piccolo oggetto di uso quotidiano.  La SUPERDIAPOSITIVA non riproduce la realtà, in quanto  l’immagine interna non riproduce un momento di vita istantaneo,  ma contiene una mia opera. L’idea è di fermare/bloccare nel tempo un frammento datato del mio percorso di lavoro, come: strutture spaziali vegetali ingrandite come al microscopio, la struttura dell’aria, del chiaro/scuro o pure un mio disegno, una litografia con metamorfosi, un dipinto o un collage.  Sono inserite in “megacornici” che ripropongono le diapositive, costruite in legno, utilizzando la sabbia per alludere la superficie ruvida e con particolare cura in tutta la realizzazione, per rendere l’opera perfetta, 

 

La metamorfosi diventa metafora.

Stampato nel 2002, 16 pag. 22x21cm.

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