Mostra bipersonale
Mostra e catalogo
Mostra Promossa dall'Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Frascati, la mostra è stata patrocinata dall'Ambasciata di Romania in Italia e dal'Accademia di Romania in Roma. Presenziata da Francesco Paolo Posa, Sindaco della Città di Frascati;
Stefano Di Tommaso, Assessore alle Politiche Culturali;
Giovanna Cappelli, Direttore Scuderie Aldobrandini per l'Arte. Organizzazione Servizi Museali Zètema Progetto Cultura.La bipersonale, realizzata con l'artista Pietro Perrone, è stata curata da Elio Rumma.
Per Luminita Taranu, foto e allestimento: Arch. Pietro Bagli Pennacchiotti.
Catalogo 12 pagine. 33x23 cm.
Luminița Țăranu a esposto l'Installazione "Il Corpo Umano" creata in occasione alla mostra. Sul concetto postclassico che interpreta il rapporto tra il corpo umano considerato dal punto di vista anatomico ma il corpo umano opera d'arte.
Il Corpo umano
Installazione pittorica a muro composta da 13 pezzi accomunati e autonomi nello stesso momento; ogni dipinto contiene una parte del corpo, tutti insieme formando il “corpo umano” considerato non dal punto di vista anatomico, ma come “opera d’arte” quale rappresentazione dell’epurazione armonica ed estetica del corpo umano anatomico. Sono affascinata dalla scultura classica greca e dalle bellissime copie romane della scultura ellenistica, dell’importanza dell’armonia, dell’equilibrio, la perfezione, la vitalità e l‘espressività del ritratto romano e della scultura e pittura Rinascimentale che mettono al centro del mondo il corpo umano come contenitore del quantum filosofico e scientifico.
Il tronco del corpo maschile, ispirato al "Doriforo" di Policleto, il tronco femminile, ispirato da Venere di Milo hanno un ruolo centrale e determinante. Poi le braccia, le gambe, le mani, gli elementi del viso come gli occhi, ispirati agli occhi del Davide di Michelangelo, il naso, la bocca e le orecchie (che si trovano nella collezione del Museo delle Generazioni Italiane del '900 Giulio Bargellini, MAGI ‘900).
La tecnica di pittura serigrafica realizzata a mano, con interventi di pittura a pennello e spatola, mi ha permesso di suggerire un'immagine complessiva di insieme, per l'effetto di flash, di impatto diretto e veloce, ma anche di avvicinarmi al dettaglio, per la stesura materica dei colori serigrafici al diluente, per l'effetto di traccia, di spessore lasciato dalla tela serigrafica e per la bellezza morbida e calda che questa qualità di colori esprimono alla fine della ricerca cromatica. E' stato molto importante trovare nel campo compositivo aperto un equilibrio raffinato tra la qualità e la quantità cromatica. Alla fine della realizzazione del dipinto, i disegni e la tela serigrafica utilizzata sono stati distrutti, dando all'opera il valore unico.
La superficie della tela fuori esce dalla cornice, suggerendo la superficie di muro affrescato, strappata dal luogo di origine e ricontestualizzata. La preparazione della tela, eseguita secondo una delle antiche ricette di Cennino Cennini, simula ulteriormente la superficie di un muro da affrescare.