LUMINITA TARANU

MEGABOX
"OVAJAIAIA..................... Entendez - vous
Je vous dis quelque chose"    

Scultura installata,  legno, carta serigrafata a mano in 26 colori, diametro 180 cm,  ferro, ruote, registratore stereo e sistema di locomozione su ruote (diam. 11/18 cm) con ingranaggi di ferro.       1993      Assistenza alla realizzazione della struttura Arch. Pietro Bagli Pennacchiotti

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Studio - laboratorio Monte Porzio Catone

Museo di Scultura Contemporanea "PIANETTA AZZURO" di Alba Gozales   Fregene (Roma)  1992

Collettiva di Arte Contemporanea  "Cari artisti vicini e lontani"    Museo Civico Tuscolano "SCUDERIE ALDOBRANDINI"  Frascati (Roma)  2001

Mostra personale "METAMORFOSI  EVOCAZINI"   Accademia di Romania in Roma   2004

MEGABOX - MEGASCATOLA

"La Metamorfosi" rappresenta il filo conduttore del mio percorso artistico, diventato anche metodo di lavoro e di ricerca. Il mio lavoro riflette un passaggio/movimento che attraversa lo spazio e il tempo, in una trasformazione evolutivo e dialettico che analizza i rapporti in divenire fino allo stadio di mutazione e metafora.

 

 MEGABOX (MEGASCATOLA) parte da un'intenzione romantico/nostalgica. Mi sono ispirato alle scatole che si usavano nel 1700, oggetti simbolici della vita quotidiana rivestiti con carta colorata/decorata, in cui venivano conservati piccoli ricordi con carica emotiva, sentimentali, intimi, dei propri cari, come ciocche di capelli, fotografie ecc. L'operazione concettuale è quella dell'ingrandimento del piccolo oggetto quotidiano, un'estensione spaziale per suggerire la realtà e non per riprodurla, modificandole il significato. Dopo la trasformazione materiale e ideativa arriva il momento poetico, e la metamorfosi diventa metafora.

 

Costruita di legno, è composto da 2 elementi, contenitore e coperchio, connessi da un ingranaggio in ferro. I due elementi sono posti sulla parte rotante, dinamica, su 5 ruote che permettono al coperchio di muoversi attorno al corpo della "scatola". Ho "rivestito" il Megabox con carta dove ho stampato a mano, nella tecnica della serigrafia artistica - metodo diretto (a mano), in 26 strati di colori al diluente, il testo in lingua francese: "OVAJAIAIAIII...... Entendez-vous, je vous dis quelque chose”. La prima è una parola inventata e onomatopeica, senza inizio e senza fine, mentre la frase "Ascoltate, vorrei dirvi qualcosa" rappresenta il mio desiderio di comunicare, considerando che l'arte è soprattutto una forma di comunicazione.
​Il carattere delle lettere del testo è quello utilizzato sulla stampa del quotidiano nazionale "la Repubblica". Ho composto questo testo con la composizione di una pagina del giornale - veicolo di comunicazione e diffusione - in modo ritmico e ripetuto, senza inizio e senza fine, come lo scorrere infinito del tempo. Per completare l'immagine con il suono ho installato nel MEGABOX un registratore stereo che trasmette musica rap. Musica parlata, senza inizio e senza fine, in lingua francese con accento Africano, ho scelto "RAPATITUDES".