Il tempo come memoria soggettiva
Nella dinamica dialettica della metamorfosi, il tempo ha un’importanza sempre più rilevante. La sensazione di rifiuto, di la “fuga” dal bidimensionale mi hanno portato a creare ingrandimenti, come al microscopio, di alcuni dettagli delle "tavole anatomiche" e di piccoli oggetti quotidiani con valore simbolico, trovando una definizione spaziale scultorea: i megaoggetti.
Collettiva Internazionale di Arte Contemporanea "ARTAE" Chiesa Sconsacrata San Carpoforo, Milano 1991
Mostra personale "METAMORFOSI EVOCAZIONI" all'Accademia di Romania in Roma 2004
Mostra personale "METAMORFOSI - IL MONDO A COLORI" Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia 2006
Mostra personale "METAMORFOSI" Spazio COMEL per l'Arte Contemporanea Latina 2016
Mostra personale "ITINERARIA" al Museo Civico "Umberto Mastroianni" Marino (Roma) 2022
Le SUPERSLIDES fanno parte del mio lavoro sulla percezione del “tempo”. In questa serie di opere, esposte sia come installazioni che
individualmente, mi sono ispirata all’oggetto “diapositiva”. L’operazione è quella di ingrandimento del piccolo oggetto di uso quotidiano. Il megaoggetto non riproduce la realtà. La SUPERSLIDE non è un facsimile, in quanto l’immagine interna non è trasparente e non riproduce un momento di vita istantaneo, ma contiene una mia opera. L’idea è di fermare/bloccare nel tempo un frammento datato del mio percorso di lavoro, come: strutture spaziali vegetali ingrandite come al microscopio, la struttura dell’aria, del chiaro/scuro, realizzate in pittura serigrafica stampata a mano a strati, non con la finalità di creare un multiplo, ma “pezzi unici”, come momenti irripetibili; o pure un mio disegno, una litografia con metamorfosi, un dipinto o un collage, tutte opere su carta incollate su tavole di legno. Sono inserite in “megacornici” che ripropongono le diapositive, costruite in legno, utilizzando la sabbia per alludere la superficie ruvida e con particolare cura in tutta la realizzazione, per rendere l’opera perfetta, e quindi vicina al oggetto reale. Sulla parte che di solito si scriveva la data della diapositiva, ho inserito il mio cognome e un numero che riporta, per le SUPERSLIDES grandi (142 x 142 cm), l’anno di riferimento; invece per la serie di SUPERSLIDES piccole (71 x 71 cm) - un numero “sorteggiato”. La metamorfosi diventa metafora.
Assistenza alla realizzazione della struttura Arch. Pietro Bagli Pennacchiotti.