Il disegno è importantissimo nel mio lavoro. La concretizzazione dell'idea. Si parte da un piccolo disegno per costruire il progetto di un'opera, di una serie di opere, di una mostra che significa la contestualizzazione delle opere in un determinato spazio, creare il dialogo tra le opere e lo spazio.
Sin dalle prime mostre personali in Italia, dal 1987, ho approfondito progetti che ho sviluppato principalmente in spazi pubblici e musei. Partendo dalle tavole anatomiche, ho lavorato su temi come: il concetto del tempo nella memoria soggettiva; il rapporto postclassico tra il corpo umano dal punto di vista anatomico e il corpo umano come opera d'arte; le evocazioni mentali e materiche che fanno riferimento al valore evocativo del corpo umano come opera d’arte e nello stesso tempo dei materiali reali che utilizziamo per il fare quotidiano; il restauro che attribuisce alla mia opera la dimensione astratta del tempo attraverso un atto controllato di distruzione parziale e recupero delle lacune-mancanza; l’attuale problema della crisi ambientale, il recupero dell’equilibrio e dei valori autentici, il rapporto uomo-natura; il concetto di multiculturalità, il concetto del tempo attraverso la memoria oggettiva che utilizza la materia archeologica per connettere l’antico al fare e pensare contemporaneo.
Il disegno rappresenta per me il modo più acuto e diretto di raccontare il mondo.
UOMOMUCCA - COWMAN progettodisegno a matita su carta 2006
UOMOMUCCA - COWMAN progetto
disegno a matita su carta 2006
Metamorfosi, mutazione, metafora
L’aspetto concettuale nel mio lavoro consiste nel rapporto che si instaura tra l’istinto e la consapevolezza, tra l’emozione e il controllo, nella proporzione che la propria sensibilità stabilisce attraverso il filtro intellettuale. Applicato a una visione dialettica attraverso la quale la vita e il mondo sono in continuo perenne cambiamento.
Infatti, il filo conduttore del mio percorso artistico è la “metamorfosi” che diventa anche metodo di lavoro e di ricerca, sia in forma grafica e pittorica che nella costruzione delle istallazioni megaoggettuali, digitali, e performance.
Nel mio lavoro è stato sempre molto importante, oltre il momento della scoperta del pensiero, dell'idea, anche il supporto tecnico coretto e solidamente realizzato, a volte diventando un lavoro d'equipe.
Con questa ambivalenza classica tra fondo e forma ho sempre mantenuto aperta la strada della mia sperimentazione, trovando rigorose forme durevoli per esprimere il mio messaggio.